mercoledì 29 ottobre 2008

29 ottobre. Rochefixade – Foix

L’aria è fredda e le montagne intorno a noi sono innevate a partire dai 1200 metri. Seguiamo la cresta di una collina che corre lungo una valle verdissima, dove i fazzoletti quadrati dei campi sono contornati dagli alberi. Siamo ancora in zona calcarea, nei pre Pirenei. I Pirenei, sullo sfondo, sono granitici, come mi spiega Jean Claude Rivere, del Club Isard de la Barguillere (che fa parte della Fedeation Française de Randonnee Pedestre). Fa troppo freddo anche oggi per fermarsi a mangiare.
Scendiamo a Foix lungo un sentiero stretto e poco frequentato, che porta al ponte sul fiume Ariège, con una bella vista sui tetti della cittá medievale sovrastata dal castello.
Un signora, sapendo del nostro passaggio, è venuta per sentirci parlare. Ha il ricordo di suo padre, che tornato dal fronte, nella prima guerra mondiale, diceva di aver parlato in ariegese con degli italiani, che era molto più facile capirsi con loro che con i soldati francesi venuti da Parigi. Nessuno gli aveva creduto.

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