lunedì 20 ottobre 2008

14 ottobre - Da Caunes Minervois a Carcassonne

Il nostro vignairon ci riaccompagna tutti sul camion fino a Caunes. La tappa di oggi è lunga trenta chilometri ed è in gran parte su asfalto; i ritardi della mattinata ci costringono ad aumentare l’andatura, per rientrare nel ferreo programma di Peiras, che oggi prevede un incontro sul Canal du Midi con trecento studenti delle scuole bilingue e un’accoglienza da parte della Camera dell’agricoltura. Percorriamo il viale alberato lungo il canale ai cinque all’ora, fermandoci solo per osservare il meccanismo delle chiuse in azione, che serve per far salire o scendere le barche. Un’opera impressionante, il Canal du Midi: l’impresa di un sognatore, il barone Pierre-Paul Riquet che nel 1663 convinse Luigi XIV che era possibile collegare il Mediterraneo all’Atlantico utilizzando le acque provenienti dalla Monagna Nera. In quattordici anni di lavoro quindicimila operai costruirono questa gigantesca opera idraulica lunga 240 chilometri, che è oggi affiancata da platani trecentenari. L’asfalto ha messo a dura prova piedi, anche e ginocchia.
La sera siamo invitati a cena nel villaggio di Villegailhenc, dove ci accoglie l’associazione Fasètz la la Lenga en Cabardes, che ogni anno a inizio marzo organizza la Quinzaine Occitane, due settimane di teatro, musica, cinema e conferenze in lingua d’oc. Veniamo rinfocillati a dovere dalla corale Cossi` que siague: ognuno ha portato una specialità preparata a casa, bellissima abitudine che abbiamo riscontrato in tutto il Languedoc. A Carcassonne, la nostra casa è appena fuori dalle mura della Cittadella; la luna piena illumina il quartiere fatto di piccole abitazioni, giardini con ulivi e vasi ancora fioriti... ricorda tanti luoghi, ha un sapore familiare ed esotico allo stesso tempo: è l’accogliente mondo mediterraneo.

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