giovedì 2 ottobre 2008

27 settembre - Da Le Bleymard a Pont de Montvert

Le Bleymard è una delle tappe del cammino che lo scrittore Stevenson compi’ insieme alla sua asina Modestine, e che fu descritto nel libro “Viaggio a bordo di un asino nelle Cevenne”; il percorso, oggi ben segnalato, ogni anno porta in quest’area 12 000 turisti e dà parecchio lavoro a nuove generazioni di asini. Tre furono i fattori che portarono Stevenson a decidere di compiere questo viaggio: in primo luogo, come spesso accade, un tormento amoroso, al quale si sommo` un problema di salute, e infine la curiosità per queste terre in cui il protestantesimo riusci` a sopravvivere, nonostante i numerosi tentativi di estirparlo da parte della chiesa cattolica e dalla corona francese.
La sommità del Mont Lozere, dove saliamo oggi, fa da spartiacque tra la parte nord cattolica e quella a sud protestante. Dopo la revoca dell’Editto di Nantes, che aveva riconosciuto il culto protestante, molti perseguitati abiurarono o fuggirono a sud del Mont Lozere. Era il 1865.
A Pont de Montvert, nel 1702, con l'uccisione dell'abate di Cayla, ebbe inizio la rivolta dei Camisardi; il protestantesimo sopravvisse poi in clandestinità fino alla rivoluzione francese

Un’ennesima giornata limpida. Il paesaggio intorno a noi si apre sempre più mentre saliamo al Pas de Finiel; siamo circondati da pascoli. Ci sono alte scaglie di pietra a fianco del cammino, per indicare la via quando c’è neve. L’inverno qui è gelido, e questo monte tondo ed erboso non concede ripari per il vento. Facciamo una deviazione per salire al Pic de Finiel descritto da Stevenson nel suo diario di viaggio. E’ la sommità di montagna più piatta che abbia mai visto, tanto che per avere una buona visuale a trecentosessanta gradi bisogna spostarsi nelle quattro direzioni dalla pietra che segna la cima. Scorgiamo ormai in lontananza il profilo del mont Ventoux.

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