giovedì 2 ottobre 2008

25 settembre - Da Les Vans a Villefort


La tappa di oggi ci costringe a riprendere un ritmo di cammino più serrato; si sale sulla montagna a ovest di Les Vans. Siamo nel punto di incontro tra due climi dove, per la prima parte del percorso, gli ulivi convivono con i castagni. Nei muri delle case che compongono dei villaggi compatti, perduti in mezzo alla vegetazione di queste basse montagne, troviamo la roccia scura, metamorfica di questo nuovo mondo che stiamo per attraversare.
Sulla cresta della Serre de Barre abbiamo una visione a 360 gradi sulle prime Cevenne e sulle gole del Chassezac. L’aria si è fatta più umida e densa, e con essa torna l’odore dei prati di montagna. Attraversiamo boschi di lecci, castagni, pini, quercie e ginepro, con la bruma (l’erica), che aggiunge le sue tinte rosate. Nell’ultima parte del cammino siamo circondati da abeti rossi altissimi, un bosco troppo fitto, frutto di un lavoro di riforestazione. Villefort è un villaggio suggestivo, con edifici alti e austeri, infilato in una conca tra le montagne, ai piedi del Mont Lozere e rappresenta la porta nord delle Cevenne. Alla Gite d’Etape, insieme al sindaco, a Christian Planchon del Felibrige e ad Alan Pantel dell’associazione Ad Oc, ci sono dei buffi individui con un vestito a strisce gialle e blu: é la confraternita della peyrolada che dal 1983 si occupa di preparare un'ottima minestra di orzo, porri, patate e salsiccia in un grande paiolo di rame.

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