

Qui le storie di emigrazione non si contano. Una signora che di cognome fa Bottero, mi racconta della sua bisnonna, originaria di Frabosa Soprana ed emigrata a Marsiglia per lavorare in fabbrica. Con la Rivoluzione Industriale, Marsiglia era divenuta la meta di molti migranti in cerca di lavoro, grazie ai cantieri navali e alle fabbriche dove venivano trasformati i prodotti grezzi provenienti dalle colonie. Gli emigrati delle nostre valli non si sentivano stranieri in Provenza, poiché qui si parlava la stessa lingua, la lenga d’oc, tanto che a inizio Novecento c’erano nel porto vecchio di Marsiglia alcuni negozi che recavano la scritta “Ici on parle Français”.
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