30 agosto - 7 novembre 2008. Diario di un viaggio a piedi da Vinadio a Vielha, attraverso i territori della lenga d'oc _ di Manuela Almonte
sabato 13 settembre 2008
12 settembre. Da San Vincent su Jabron a Montfroc
Una bella camminata a saliscendi tra boschi e garriga ci conduce a Montfroc, dove il sindaco Lopez ci organizza una grande accoglienza: ci sono alcuni politici, rappresentanti dell’IEO (l’Istituto d’Estudi Occitan) e tra la gente del paese, alcuni anziani originari delle vallate italiane. Dopo i discorsi di benvenuto nella cappella di Montfroc, ci godiamo un bellissimo concerto di Renat Sette a voce nuda.
Niente è meglio di un cammino per entrare in contatto con i luoghi e per riacquistare un po’ di sensibilità perduta rispetto alla loro unicità. Quello che segue è un estratto dal mio diario cartaceo di viaggio dell’Occitania a Pè, una traversata a piedi lunga sessantatré tappe dei territori di lingua d’oc, tra Vinadio, nelle Alpi e Vielha, sui Pirenei. Questo cammino è stato progettato dalla Chambra d’oc per sottolineare il valore di questa lingua antica e ancora parlata, nelle sue varianti, in un territorio molto vasto, e per domandare che venga inserita nella lista del patrimonio mondiale immateriale dell'Unesco. Sul percorso, che viene compiuto interamente da sette persone (e io sono una di queste) si sono messe in rete decine di associazioni locali, istituzioni, persone singole, per accompagnarci e raccontarci la storia e il presente del loro territorio.
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